Il culo come la faccia come il culo
grazie a Jai
Qualifiche
Top 3 delle espressioni che, al solo essere pronunciate o scritte, qualificano uno stronzo:
- Non fare la verginella
- Checca isterica
- Tanto fra tre mesi è fuori
Ho tanti amici salernitani
interesse 1 su 5
Pare che nell’ultimo film di Claudio Bisio ci sia un po’ di confusione fra Napoli, Salerno e la Campania tutta, e se c’è una cosa che so dei salernitani è che non vogliono essere accostati all’odiato capoluogo di regione. Bisio ha spiegato sul suo blog le proprie ragioni, ma ci ha messo un errore geografico piuttosto marchiano – riferendosi ai salernitani come leccesi – e attirandosi così altre pernacchie. Poi, scusandosi, ha fatto un post un po’ paraculo che però finisce così:
Fino a ieri se mi chiedevano un difetto dei salernitani non riuscivo a trovarne. Oggi finalmente uno l’ho trovato: permalosi.
Jon Stewart è meglio di… Gesù Cristo!
interesse 3 su 5
Non c’è nulla da fare, è sempre la migliore:
…
interesse 4 su 5
I commenti del gruppo Facebook “Lasciate lo zio di Sarah alla folla” recitati da due voci meccaniche. Le immagini sono quelle dei rispettivi autori.
Ieri un’italiana che è a Londra con me mi ha raccontato del disgraziato epilogo della vicenda di Sarah Scazzi. Ho commentato, fra me e me, «è la miseria del mondo»: forse doveva essere il titolo di questo post.
Pomodori
Interesse 2 su 5
Tariq Ramadan è uno di quei personaggi doppî su cui c’è una bibliografia bella lunga – e sono le persone migliori che abbiamo, Christopher Hitchens, Paul Berman, Ayaan Hirsi Ali: sembra la macchietta della propria macchietta, quella dell’arabo dalla lingua biforcuta che dice una cosa in arabo e una in inglese, o in francese, per taquiya. Uno di quelli che, fosse cristiano, verrebbe denigrato – e giustamente – come un conservatore a cui tirare i pomodori.
Tuttavia c’è chi – e non sono pochi – considera Ramadan un intellettuale (dell’Islam) moderato, un appiglio, di quelli un poco scivolosi, nel disperato tentativo di auto-omaggiarsi al solito anticlericalismo a singhiozzo: ché ai cattolici – ma anche ai georgebush – si tirano i pomodori, mentre ai mussulmani no.
Un’altra volta, però, lo scivolo è scivolato, e a Ferrara Ramadan ha espresso questo spregevole parere (corsivo mio):
L’omosessualità non è l’atteggiamento giusto, poiché è contraria al progetto divino, ma la rispetto ugualmente
Christian Rocca riprende questa frase. Ora, io lo so quale sarebbe la reazione – direi quasi il riflesso condizionato – degli anticlericali col singhiozzo, so di quali commenti si riempirebbe il blog di Rocca, se di commenti ne avesse, e suonerebbero più o meno così:
Ma anche Ruini dice le stesse cose!
Ciò è in buona parte vero, ma questo non esaurisce la questione. Il candidato dovrà porsi la domanda successiva:
Cosa facciamo a Ruini quando dice le stesse cose?
p.s. Si noti, fra l’altro, che il “ma anche Ruini” è una fallacia logica. Un non sequitur: il fatto che una colpa sia condivisa non la estingue.
P.p.s Il colmo sarebbe che ora, per questo, si cominciasse a smettere di tirare i pomodori a Ruini, perché si rispettano le sue idee medievali
Pippiripì s. E sì, tirare i pomodori non è per davvero, avete capito
Buttare i bambini con l’acqua sporca
Interesse 2 su 5
L’UNICEF ha fatto così: tu la berresti mai dell’acqua sporca? No, eh. O magari sì, proviamo. Perché – lo sapete vero? – in un sacco di parti del mondo un numero enorme di bambini è costretto a berla.
Così hanno montato un distributore di acqua sporca, da cui ognuno poteva inserire delle monete e scegliere se avere acqua con il colera, con la malaria, o con il tifo (cioè, si fa per dire, ma contava l’etichetta): e hanno cominciato a pubblicizzarla in giro per New York. Nessuno l’ha bevuta, ma un sacco di gente l’ha comprata, perché i soldi che hanno raccolto sono andati a quei bambini lì, quelli che non possono farne a meno di berla.
Grazie a Ilaria
«Tatiana!»
Interesse 2 su 5
Giorgia Bronzini (da Piacenza, sarà contento il Prof) ha vinto il campionato del mondo di ciclismo femminile. L’Italia era campione del mondo in carica perché Tatiana Guderzo aveva vinto lo scorso anno. Ecco, questa volta Bronzini si era staccata sull’ultima salita, aveva recuperato, e si era ricompattata col gruppo. Era una delle più veloci allo sprint, assieme all’olandese Vos (la favorita), solo che davanti c’erano altre due cicliste: Vos non aveva compagni di squadra, così Tatiana Guderzo – campione del mondo in carica, ricordiamolo – si è incaricata di mettersi davanti a tirare e andare a riprendere le due, giocandosi così qualunque possibilità di vittoria finale. Questo per favorire Bronzini, sua compagna di squadra, che poi ha vinto.
Ecco, questo è il bello del ciclismo, anzi, il bello è questo momento: quando dopo l’arrivo Bronzini grida «Tatiana! Tatiana!»:
Stanotte si correrà la gara degli uomini, l’Italia è la nazionale meno competitiva da diversi anni a questa parte, ma nonostante ciò ha ancora buone chance con Pozzato, Nibali e Visconti. Non ci sarà Ballan, che ha vinto nel 2008. Bettini, che ha vinto nel 2007 e nel 2006, ci sarà, ma come CT, al posto del compianto Ballerini.
Cara Trenitalia, ti aiuto: si chiama “mahram”
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Qualche sera fa parlavo con Emanuela, un’amica che ha seguito le mie orme (questo lo scrivo per farla arrabbiare) ed è andata in Palestina a lavorare come cooperante: mi raccontava delle conversazioni – che avevo fatto mille volte anche io – con la gente comune che le diceva che, è un esempio vero, impedire alla propria figlia di seguire una borsa di studio vinta a Oxford è cosa buona e generosa, ed è un modo per difenderla.
Perché tiro fuori questa cosa? Perché Trenitalia ha avuto la cortesia di mandarmi questa email:
L’header è molto bello perché mostra tutta la buona fede con cui è stata partorita l’idea: sono sicuro che – se qualcuno solleverà la questione – Trenitalia risponderà che è una polemica inutile, che l’iniziativa è buona e generosa ed è un modo per proteggerle, le donne.
Ecco il punto saliente dell’offerta Trenitalia in versione discoteca (luogo noto per la valorizzazione delle qualità femminili, le donne – prede – entrano gratis):
Allora io volevo restituire a Trenitalia la cortesia suggerendo loro di utilizzare il linguaggio giusto – sì, tralascio commenti sul cliché del rosa shocking – così anche da poter sintetizzare le prossime comunicazioni.
Si scrive “mahram”, ed è – secondo la legge islamica – l’accompagnatore (un maschio della famiglia) che ogni donna deve avere per potersi spostare. In Arabia Saudita è legge dello Stato, nella gran parte dei Paesi arabi è un costume diffuso per la maggioranza della popolazione, anche fra le diverse minoranze cristiane. Una tradizione da copiare!
Fra l’altro – “viaggiano gratis tutte le donne in un gruppo familiare” – è particolarmente interessante la definizione data del gruppo familiare: consiglierei a Cristiana che è una battagliera di prendere il treno assieme alla propria compagna, portarsi dietro un bambino, fare il biglietto solo a lui, e rivendicare di essere due donne e di essere – eccome! – un gruppo familiare.